La rivista Segn/Ali è nata all’interno dell’associazione Arcobaleno nel 1994.
Negli anni la rivista è diventata un punto di riferimento per chi sente il bisogno di
esprimersi attraverso la parola scritta per lasciare traccia di pensieri, umori, riflessioni,
biografie.
Segn/ali radio
A partire dal 2018 le trasmissioni vengono registrate nello studio radiofonico di via Virle 21, all’interno della sede dell’associazione. Sono ideate e realizzate dalla redazione di Segn/Ali che affronta le tematiche della salute mentale, diffonde il pensiero e le attività dell’associazione, elabora contenuti e riflessioni di carattere culturale, sociale e d’intrattenimento.
Podcast e radio web
In parallelo alla trasmissione Segn/Ali Radio, nello studio radiofonico di via Virle 21 a partire dal 2018 vengono registrati e montati dei podcast audio di letture di alcuni testi che affrontano la storia della follia nei suoi passaggi epocali, dai manicomi alla legge Basaglia per arrivare ai giorni nostri. Testi fondamentali come La Fabbrica della Follia, Portami su quello che canta, Appunti da un manicomio, L’utopia della realtà oltre a documenti originali dagli archivi sociali di Progetto Muret e dell’associazione ALMM vengono letti, registrati e mixati in podcast specifici con l’obiettivo di costruire un archivio radiofonico della storia della follia che possa contribuire a conservare la memoria delle esperienze e dei contributi essenziali rispetto alle tematiche della salute mentale e renderli disponibili alla cittadinanza.
A partire dal 2018 la proposta dell’associazione è di mettere a disposizione dei suoi soci un punto Radio Web, che si identifica come uno dei Luoghi Comuni di Umanità presenti in Arcobaleno. “La parola che che cura” vorremmo fosse un messaggio universale inviato nello spazio. Podcast dedicati alle iniziative dell’associazione, proposte di audio libri a capitoli dei grandi testi della letteratura mondiale, interviste a personaggi famosi come prosecuzione dell’iniziativa Se Ti Manca Un Venerdì, tracce e testimonianze dagli angoli più remoti del pensiero umano.